Innovare per esistere

Le nuove idee nascono e si sviluppano grazie allo scambio di informazioni ed il confronto tra individui, raramente l’asceta in solitudine sviluppa idee innovative

L’innovazione sorge da una circolazione “liquida” di pensieri ed è navigando su questo fiume di pensieri, con i suoi affluenti, che rende possibile l’esplorazione di nuovi orizzonti e, così, di creare innovazione

Per descrivere il movimento e lo sviluppo delle idee possiamo utilizzare la metafora del comportamento delle molecole nei diversi stati della materia

  • Nello stadio gassoso domina il movimento caotico delle molecole che si possono incontrare/scontrare, formando così nuove combinazioni; combinazioni che non riescono a stabilizzarsi a causa della volatilità dell’ambiente che interrompe e scombina queste combinazioni
  • Lo stadio solido è caratterizzato dall’ordine e dalla stabilità, le molecole sono “immobili”; le strutture così stabili sono incapaci di generare nuove combinazioni, e dunque non sono generatrici di alcuna forma di cambiamento e novità
  • Lo stadio liquido presenta dei livelli di mobilità tale dell’ambiente da permettere l’incontro e la generazione di nuove combinazioni e, allo stesso tempo, abbastanza stabilità affinché vengano mantenute e possano essere sviluppate

Del resto i miliardi di neuroni presenti nel nostro cervello formano un tipo di rete liquida: 

  1. densamente interconnessa
  2. costantemente alla ricerca di nuovi modelli
  3. capace anche di conservare le nuove configurazioni per lunghi periodi di tempo

Le idee si muovono in maniera molto simile

In ambienti rigidi raramente ergono nuove idee ed anche quando sorgono non vengono prese in considerazione o addirittura condivise 

Non c’è possibilità di movimento delle idee, e se le idee non si incontrano non possono generare nuove combinazioni

In questo ambiente la fa da padrone il “abbiamo sempre fatto così” e il “si fa così, queste sono le regole” come scuse per non testare nuovi approcci

Penso ad alcuni ambiti della Pubblica Amministrazione, dove la rigidità burocratica impedisce la generazione di nuovi approcci oppure in alcuni ambiti professionali, dove la convinzione “la professione si svolge così” la fa da padrona ed irrigidisce l’ambiente

Questi ambienti rimangono stabili fino a quando non entra in gioco il decadimento determinato dal tempo

Così pure in ambienti caratterizzati dal caos dove ognuno fa ciò che vuole con incontri singoli e casuali senza alcuna reiterazione, l’innovazione si dimostra casuale

Pensiamo alle situazioni in cui emergono le idee, anche molte, ma non c’è la stabilità / la disciplina di metterle in pratica e la pazienza di attendere che attecchiscano prima di perseguire una nuova idea o un nuovo progetto

Spesso questi ambienti se non si inseriscono elementi di stabilità, presentano dei picchi di innovazione e di idee, che non attecchiscono sul lungo periodo

La rete liquida

È l’equilibrio funzionale tra 

  • il caos proprio degli ambienti gassosi dove l’entusiasmo e la passione svolge un ruolo primario nella generazione di idee

e

  • la stabilità propria di quegli ambienti che caratterizzate da disciplina e pazienza

che permette di generare reale innovazione

L’ambiente è tale da rendere possibile l’incontro tra le nuove idee e la possibilità di creazione di relazioni stabili tra esse

Rimanendo nella metafora, è creare una rete liquida l’obiettivo per chi vuole generare idee innovative che permettono di 

  • uscire dalle situazioni di stallo, 
  • Trovare nuove soluzioni
  • Generare nuovi prodotti o servizi
  • O “anche solo” sviluppare nuove idee che permettano la crescita (utile) personale e professionale

Ambienti del genere esistono, le aziende di successo che si sanno rinnovare e reinventare o i professionisti che abbandonano il “abbiamo sempre fatto così” e propongono nuove soluzioni per i clienti

Del resto osservando la storia dell’umanità, lo sviluppo tecnologico ed innovativo ha avuto una costante accelerazione dal momento in cui l’essere umano ha creato ambienti tali da presentare un certo equilibrio tra l’elemento caotico e quello stabile: la città

La città come ambiente innovativo

L’essere umano moderno, secondo studi genetici, è comparso circa 200 000 anni fa, e “solo” circa 9.500 anni fa si formarono in India e successivamente anche in Mesopotamia, nell’antico Egitto le prime forme di città-stato

Immaginiamo la curva di innovazione da 200.000 anni a 9.500 mila è stata poco più che orizzontale, per circa 190.000 anni la “tecnologia” è rimasta uguale a sé stessa, in meno di un ventesimo del tempo la tecnologia è arrivata dove è oggi

L’essere umano ha impiegato milioni di anni per scoprire il fuoco e solamente 70 anni per passare dall’aereo dei fratelli Wright all’Apollo 11 oppure dalla scoperta della ruota, avvenuta ca nel 3500 a. C. alla motorizzazione di massa in “soli” 5400 anni

Dal sistema chiuso familiare e tribale gli esseri umani sono passati a condividere gli spazi ed a formare gruppi costituiti da migliaia, o decine di migliaia di individui, estranei al nucleo familiare, aumentando il numero di interconnessioni all’interno del gruppo e facilitando l’emergere di nuove idee, nuove forme di collaborazione 

Pochi millenni dopo la formazione delle prime città vere e proprie c’è stato un aumento vertiginoso dell’innovazione tecnologica, di fatto gli esseri umani hanno creato un ambiente utile per lo sviluppo di nuove idee

È difficile non vedere una stretta correlazione tra gli insediamenti densamente popolati e lo straordinario sviluppo innovativo

A suo modo la città presenta gli elementi della rete liquida, come sopra identificata

Abbastanza caotica da generare incontri “casuali” tali da generare nuove combinazioni ed abbastanza stabile affinché queste combinazioni possano attecchire e sviluppare

Crea la tua rete liquida

Quindi è umano creare reti liquide per innovare ed utile farlo per rendere più prolifica la creazione di nuovi modelli ed essere maggiormente innovativi in ogni ambito

Quando si parla di innovazione non dobbiamo intenderla relegata al solo ambito scientifico o tecnologico; va estesa ad ogni aspetto vita quotidiana (famiglia, amici, carriera e, perché no, per individuare soluzioni e nuove prospettive per superare le sfide, anche “piccole” del nostro quotidiano

Creare un ambiente fertile che riunisca le caratteristiche dello stato liquido così da rendere poter generare le idee

Per farlo è necessario ridurre la rigidità dell’ambiente attraverso, per esempio, la definizione di regole essenziali e l’impegno alla riduzione al minimo possibile del rumore causato dal giudizio personale, mantenendo nel contempo quegli aspetti caotici propri del gruppo e della condivisione di idee ed esperienze

Spesso sottovalutiamo la possibilità di accedere all’esperienza delle altre persone; è una fonte enorme e semi inesauribile per avere prospettive differenti che permettono la generazione di idee innovative attraverso l’influenza reciproca e l’arricchimento del pensiero

Due persone che si incontrano, ciascuna con una propria idea, possono 

  1. giudicare l’altra idea errata, e ciascuno tornare al proprio ambiente con la propria idea
  2. ascoltare ed accettare, senza necessariamente condividerla, l’altra idea, e ciascuna tornare al proprio ambiente con due idee ciascuno
  3. ascoltare, accettare e condividere le proprie impressioni, possono rendere possibile la generazione di ulteriori terze, quarte o quinte idee, ciascuno tornando la proprio ambiente ancor più arricchito

Circondati di persone, amplia il tuo ambiente ed apri le orecchie per ascoltare le esperienze delle altre persone e crea la tua fonte di punti di vista, esperienze, idee, pensieri, emozioni e quant’altro gli esseri umani possono produrre, da cui farti influenzare per generare ciò che ti serve

Del resto, come dice l’ammiraglio McRaven 

“Ci vuole una squadra di persone valide per raggiungere gli obiettivi della vita”

Crea quindi una conoscenza organizzata e condivisa fertile per la generazione di nuove idee e soluzioni, una vera e propria

Alleanza di cervelli

Per alleanza di cervelli o mastermind intendiamo la coordinazione di sforzi e conoscenze tra più persone, in spirito di armonia e con lo scopo di conseguire un obiettivo

Avvalersi di un’alleanza di cervelli è la strategia più efficace per trovare soluzioni e strategie per raggiungere gli obiettivi, realizzare progetti, superare le sfide ed anche per generare nuove idee per sviluppare nuovi prodotti o servizi

Nella storia dell’umanità, e nel nostro quotidiano, possiamo vedere come siamo portati a sviluppare relazioni con le persone intorno a noi affinché possano generare soluzioni o anche solo diano un consiglio per superare un momento di difficoltà

Nei conflitti interpersonali, l’essere umano cerca “alleati”;
Nei gruppi di lavoro, l’essere umano cerca il confronto;
Nei team di lavoro, l’essere umano cerca la condivisione

Siamo esseri sociali e socializzanti, e l’innovazione nasce dal conflitto (ovvero dall’incontro/scontro di idee) non nella torre d’avorio

Ognuno di noi può creare la propria alleanza di cervelli, circondandosi di persone capaci e e rendendosi disponibili ad accettare le idee contrarie, le opinioni diverse e, perché no, le critiche costruttive

Ognuno di noi deve creare relazioni significative per poter fare fronte alle sfide ed alle difficoltà del quotidiano, relazioni significative per poter innovare e sviluppare idee, e concretizzare progetti

Nella mia vita ho avuto, ed ho tante idee, ma ho realizzato solo quelle che hanno trovato 

  • almeno una spalla su cui appoggiarmi, 
  • almeno un orecchio pronto ad ascoltare,
  • almeno un occhio pronto ad osservare, 
  • almeno una bocca pronta a descrivermi le difficoltà esecutive e le ipotesi solutori
  • almeno una testa che mi ha mostrato gli errori

“Da soli si va veloci, ma insieme si va più lontano” (cit.)

Nella mia vita spesso mi sono sentito solo nell’affrontare alcune sfide o difficoltà di sviluppo, sentivo che non ci fosse nessuno al mio fianco con cui confrontarmi, che mi sorreggesse o che mi mostrasse i lati deboli della mia visione o una prospettiva alternativa

Poi sono entrato in alcuni gruppi nazionali ed internazionali di coaching / training e mastermind che mi ha permesso di trovare nuove soluzioni o prospettive nuove per procedere nei miei progetti

Sono le mie alleanze di cervelli che mi affiancano mensilmente nella mia crescita personale e professionale, con cui condivido difficoltà ed idee, ottenendo quei punti di vista che da solo non sarei stato in grado di ottenere

Sono la mia Zona di Conforto, quello spazio dove poter trovare soluzioni e cure alle mie difficoltà ed uscirne più forte e motivato

Per questo ho creato un gruppo dedicato, una Zona di Conforto aperta con le essenziali regole per mantenere la stabilità e ridurre il rumore e, che al contempo, mantenga il caos generativo utile

È semplice partecipare, segui il pulsante per avere ulteriori informazioni

Zona di conforto: uno spazio ed un team per crescere insieme