Le professioni del futuro

Ieri con l’amica e Collega Antonella Torelli, abbiamo avuto il piacere di fare un intervento congiunto in una scuola di fronte a 500 ragazzi. Nei minuti che hanno preceduto il tutto abbiamo chiacchierato con la Vice Preside e ci siamo confrontati sulle idee attuali dei figli, anche i più piccoli; per esempio fare lo/la Youtuber. Mi è tornato alla mente questo pezzo, di qualche mese fa, in cui condivido la mia esperienza di fronte ad una richiesta a cui avrei tanto voluto dire NO di pancia ed a cui ho risposto con un “Sì, e…”.

Aggiornato e riproposto questo tassello del mio percorso alla scoperta del mio modo di essere genitore.

Alla scoperta del mio modo di essere genitore.

Arianna, 6 anni e mezzo, mi ha chiesto di poter caricare su internet il video che ha fatto con la Zia. Nello specifico lei gioca e racconta il gioco che sta facendo.

Essendo una bambina molto educata ha iniziato il video presentandosi al mondo dichiarando le proprie generalità: nome, cognome, età, indirizzo di abitazione ed interessi (mancavano solamente gli orari familiari per essere a posto). Personalmente sono contrario a queste cose e mi rammarico di avere, a suo tempo, pubblicato alcune sue foto.

Sia come sia non posso bloccare la porta al progresso, alle mode e… ad internet e non essere coerente con quello che scrivo. Negare senza motivare o senza dare un motivo con un significato comprensibile al bambino significa, semplicemente, rinviare l’inevitabile, senza fornire gli strumenti di comprensione e gestione. E’ sicuramente più facile dire no, perché no; ma è più utile?

Come ho compreso da tempo, beneficio immediato genera un costo futuro – diretto ed indiretto – più pesante rispetto al pagamento immediato con beneficio futuro.

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“Anche gli acquisti in millemila comode rate giocano su questo effetto, beneficio immediato costo futuro”

E questa situazione mi è parsa una di quelle in cui il beneficio immediato derivante dal “dire no” o dal “dire sì” avrebbe generato costi futuri incalcolabili.

Allora mi sono chiesto, perché dico di no; a cosa sto dicendo sì, con questo no?

  1. Voglio proteggerla e quindi non voglio esporla ai rischi che la rete genera.
  2. Non conosce lo strumento, internet è tanto bello quanto (può essere) pericoloso.
  3. Non ne comprende il funzionamento e la portata tendente all’infinito.

Questi erano i tre motivi principali.

Al che mi sono chiesto, visto che dire un no in assoluto non la protegge in assoluto né ora né nel futuro, non le insegna lo strumento e non glielo fa comprendere… cosa posso fare per raggiungere questo triplice risultato?

Ho ristrutturato le varie soluzioni, mi sono messo il “cappello da Coach” di mia figlia ed ho proposto una soluzione che, a mio modo di vedere, accontentasse entrambi – e così è stato.

Abbiamo concordato nell’ordine:

  • Oggetto dei video: storie raccontate con i lego / playmobil – in quanto fedele Legoista mi sono opposto all’uso dei playmobil Su questo Arianna è stata irremovibile 🙂
  • Preparazione delle storie da raccontare: la aiuteremo (io e la mamma) a preparare le storie (così si abitua a programmare e preparare) ed in un secondo momento ad improvvisare.
  • La accompagneremo in questi primi passi in internet e social affinché, per gradi, comprenda lo strumento e le sue potenzialità positive (così da adolescente, da sola, avrà qualche strumento in più cui fare riferimento)… e noi potremo conoscere meglio il suo mondo attuale e futuro
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“Tenerla per mano in questi primi passi”

  • Usando i video la aiuteremo a capire gli effetti, anche negativi, che possono derivare da un uso scorretto di questi potenti strumenti e, quindi, acquisire consapevolezza del suo uso.

Come ho detto qualche tempo fa ad un evento, io sono fortunato; oggi siamo consapevoli dei pericoli e degli effetti negativi di internet, dei social e dei telefoni, e quindi posso affiancare con maggiore consapevolezza l’approccio delle mie figlie a questi strumenti. Chi, invece, ha figli adolescenti oggi si è trovato a dover improvvisare.

  • I video, infine, verranno strutturati in maniera tale che vengano riprese solamente le mani, questo al fine di evitare brutte sorprese… ma questa è una mia paranoia.
  • In tutto questo l’attività coinvolge la famiglia e, quindi, tempo da dedicare a noi… Che poi a questa attività verrà dedicato il fine settimana quando organizziamo gite, giornate con amici ecc. è solo un caso :=)

Sono fiero di noi…