Il vecchio ed il nuovo

L’età della pietra, non è finita perché erano esaurite le pietre, ma perché era giunto il momento di pensare ad un nuovo modo di vivere
(cut. William McDonough)

Sabato scorso, nella settimanale serata bislacca, la serata in cui con la famiglia mangiamo sul divano e per terra davanti ad un film, abbiamo visto “I Croods”.
Questo film di animazione racconta la storia della famiglia Croods, composta da Neanderthal. Vivono la loro vita con un obiettivo chiaro in testa: sopravvivere

Il capo famiglia, l’ultra-iper-protettivo Grug, evita alla famiglia tutto ciò che è nuovo perché potenzialmente pericoloso e, per questo, impedisce loro di rimanere al di fuori della caverna più dello stretto necessario (andare a caccia). Luoghi ed orari sono sempre quelli, tutto ciò che è nuovo è accuratamente evitato.

Il punto di vista di Grug è chiaro e lo ripete, affinché si imprima nella mente della famiglia, ogni qual volta racconta e raffigura sulla roccia della caverna delle storie. Ogni storia ha un finale tragico che possiamo riassumere: chi sperimenta le novità muore

Le novità sono un pericolo. Dovete sempre avere paura!” (cit. Grug)

Come nella ripartizione (metaforica) di MacLean del cervello, Grug è il cervello rettile: tutto ciò che non è familiare è potenzialmente pericoloso.
Lui ha un obiettivo: proteggere la sua famiglia

Per raggiungerlo segue l’unica strada che conosce: riducendo al minimo i rischi facendo le stesse cose e frequentando gli stessi luoghi, rimanendo nella “zona di confort” e escludendo qualsiasi contatto con l’esterno mantenendo chiusa la grotta ed uscendovi solo per cacciare alla luce del sole.

Ed è quando credi di avere tutto sotto controllo, che tutto cambia.

Che sia un elemento interno o esterno, o che arrivano in contemporanea entrambi, qualcosa cambia

Nel film sono tre eventi in sequenza che spingono al cambiamento

  1. Hip, la figlia adolescente, si domanda cosa c’è oltre l’orizzonte, non le basta più quello che sa, la solita vita e vuole esplorare, curiosare, conoscere
  2. L’incontro con Guy, un Sapiens che esplora il mondo, pronto a gestire i cambiamenti e le novità
  3. Il mondo esterno sta cambiando rapidamente, nonostante la famiglia non se ne rende minimamente conto. Anche i terremoti non vengono considerati motivo valido per cambiare strategia ed approccio

Paradossalmente è proprio la spinta dell’esplorazione di Hip che salva la famiglia quando la casa-caverna crolla a causa di un terremoto

Non assecondando il cambiamento devi gestire la rivoluzione per andare dove vuoi

Assecondare il cambiamento significa comprendere che il cambiamento è l’unica costante della vita, non opporsi ad esso e che è possibile governarlo, scegliendo azioni correttive e migliorative dell’agire nell’ambiente

Comprendere in che stato o stadio della evoluzione della tua vita personale e professionale ti trovi è fondamentale per apportare il correttivo utile al livello corretto per governare il cambiamento nella direzione che vuoi trasformare una crisi in opportunità

La difficoltà sta nell’uscire dai binare del “abbiamo sempre fatto così”, del resto ha sempre funzionato.
Far entrare aria nuova, nuove idee ed anche, se del caso, nuove persone può essere l’approccio più utile per gestire la rivoluzione, per costruire la nuova familiarità.

Guy abbraccia le novità, sperimenta, impara, cresce ed evolve ed in un certo qual modo è esempio per gli altri, di un nuovo modo di agire. Il conflitto che si innesca tra l’innovatore Guy ed il conservatore Grug è il tema centrale del film e della vita professionale di molte persone ed organizzazioni

Grug affronta tutto nell’unico modo che conosce: la forza fisica
Guy “legge” le situazioni nuove, le interpreta e immediatamente immagina le migliori soluzioni per uscire dai guai

Guy affianca i Croods nel loro viaggio, un passo alla volta li aiuta ad aprirsi alla novità, mostra loro la realtà come è e li stimola a fare nuove esperienze ed a vedere oltre la mera sopravvivenza del momento

Guy è il Coach, è il Trainer che accompagna i Croods alle nuove scoperte, ad una nuova vita. È, infatti, con l’apertura alla novità che la famiglia apprende competenze ed abilità utili per affrontare e gestire il nuovo mondo, nuovi schemi mentali ed approcci, nuovi livelli di relazione

Il mondo come lo conoscevano non esiste più. Il mondo è un posto sconosciuto e spaventoso che i Croods devono imparare a gestire rapidamente, pena la morte. Grug e la sua famiglia vivono ogni situazione che incontrano nella stessa identica maniera, con schemi di pensiero e comportamento ben rodati, che si rivelano inadeguati nel nuovo contesto.

Il “abbiamo sempre fatto così”

Anche se non è chiaro a loro serve qualcosa di nuovo e di diverso, perché tutto ciò che fino a quel momento aveva funzionato ora non funziona più.
Quando affronti una trasformazione così profonda e repentina o sei flessibile o hai bisogno di un aiuto esterno per esserlo

Del resto se non hai previsto ed assecondato il cambiamento in atto, farai fatica a gestire la rivoluzione con la medesima mentalità

Nuove competenze e nuove abilità

Il nuovo spaventa, è naturale per come è strutturato il nostro cervello.

Il problema è che rimanere fermi nelle proprie posizioni, chiusi nel noto e nella propria grotta non fa altro che rafforzare la paura.
La paura che passa dall’essere risorsa protettiva e di sopravvivenza ad essere emozione alienante ed invalidante. Rimanendo immobile dentro la grotta non si ha garanzia di sopravvivenza nel medio e lungo periodo, è solo un lenitivo momentaneo.

È uscendo dalla grotta ed accettando il cambiamento in atto che possiamo governarlo e continuare ad evolvere.

Non serve correre fuori ad occhi chiusi, è sufficiente guardare fuori dalla grotta ed osservare il mondo, ascoltare la paura senza farci assordare da essa e fare un passo alla volta nella direzione che vogliamo seguire facendo tesoro delle esperienze

Che non vuol dire abbandonare tutto ciò che è passato, significa

– arricchire l’esperienza, le competenze e le abilità
– migliorare ciò che di buono c’è del passato
– abbandonare ciò che ora non è più utile

Un po’ come nell’iscrizione della spada de “l’ultimo Samurai”

“Io appartengo al guerriero in cui la vecchia via si è unita alla nuova”

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