Avere il coraggio di essere ciò che senti di essere
Domenica dopo le pulizie di casa con mia moglie ci siamo concessi il premio:“Pelé: la nascita di una leggenda”
Ammetto che non ero così convinto, per quella sensazione inconscia che non ha nome che sta dietro al pensiero “non ne ho voglia”, ma erano mesi che Alessandra insisteva per farmelo vedere e domenica senza neanche pensare l’ho acceso. Pur non essendo un film da oscar, coinvolge nel raccontare una parte della vita di un calciatore, di uno sport e di un popolo che ignoravo.
Gli appassionati di calcio ne sapranno sicuramente molto più di me di Pelé, io ne sapevo quel poco di pubblico dominio; ovvero che fosse uno spettacolare calciatore, Brasiliano ed ha recitato nel film “Fuga per la vittoria”
Ancora meno ne sapevo della Ginga / “il Bel gioco” e delle basi della peculiarità della leggenda della nazionale brasiliana. Ignoravo anche quella sorta di rimozione collettiva dalla cultura della Ginga a seguito del mondiale perso i mondiali del 1950 e 1954.
Mi ha colpito la narrazione per cui due sconfitte, comunque in finale del mondiale, possano avere segnato così tanto un popolo da colpevolizzare ciò che li rendeva unici e negarlo nascondendolo e “vietandolo” ed andando a “scimmiottare” lo stile europeo.
Tra le varie scene ce ne è una che mi ha colpito in particolare, quando il futuro Pelè pensa di lasciare il Santos perché “non sa giocare come gli altri”, ovvero non riesce ad esprimere sé stesso nei modi e schemi “europei”
È l’anziano dirigente e suo scopritore, Waldemar De Brito, che lo convince a restare sfidandolo.
Pelé-Accettare chi sei from Iacopo Maria Savi on Vimeo.
Lo sfida a decidere se esprimere sé stesso o ad accettare di sentirsi sbagliato.
Decisione che tutti almeno una volta nella vita abbiamo dovuto prendere
Bisogno di accettazione
Gli esseri umani sono così assuefatti alle sensazioni che provano quando vengono accettati che sprecano anni a fare cose che non piacciono loro solo per provare quella sensazione di accettazione fuggendo da quella di sentirsi sbagliati
Lo so bene perché ho sprecato una parte della mia vita a fare quello che altri si aspettavano da me
- Ho frequentato il liceo perché “hai la mente portata per queste materie”
- Ho frequentato l’università perché “che cosa puoi fare se non hai una laurea”
- Ho frequentato una facoltà specifica perché “con lo studio avviato sarebbe sciocco fare altro”
Con le dovute differenze molti hanno seguito questa strada, in alcuni casi con il trasferimento di convinzioni implicite, ovvero non con un invito palese, ma con la continua ripetizione di frasi fatte che tracciano un percorso inconscio
Medico, “perché avere un medico in famiglia è una buona cosa”
Bancario, “perché è un lavoro sicuro”
Notaio, “perché guadagnano bene”
Tutte convinzioni generate da una visione del mondo che si ritiene giusta e vengono trasferite con l’intenzione positiva di permettere la costruzione rapida di una vita felice
Del resto chi trasmette queste convinzioni lo fa perché quello è il suo mondo, la sua verità… ciò che sa o pensa di sapere sia bene
Ma…
C’è un ma in tutto questo, un ma che quando lo scopri cambi interamente la tua prospettiva
Le persone con le migliori intenzioni sono esperte della loro vita e lo sono attraverso il loro modello del mono
MA sono esperte della porzione della realtà che vedono, sentono e percepiscono
MA sono esperte del loro passato e del loro presente (forse), non del futuro
MA sono esperte delle loro scelte e dei loro risultati
E sono inesperte della TUA vita, del TUO intimo e del TUO futuro
Solo tu puoi diventare esperto/a di te stesso/a
Solo tu puoi diventare esperto/a delle tue scelte
Solo tu puoi diventare esperto/a del tuo futuro
In pratica solo tu puoi diventare esperto/a della tua vita
Vuol dire procedere a testa bassa e non ascoltare nessuno? No!
Vuol dire procedere ascoltando e ponderando le esperienze degli altri per apprendere, evitare i loro errori e costruire la tua vita, facendo i tuoi errori originali con il coraggio di esprimere quello che senti di essere
Perché se le c….e non le fai tu, chi altri le può fare?
Vuol dire procedere a testa bassa incurante degli altri? No!
Vuol dire aver chiari i propri Valori e tutelarli non scendendo a compromessi
Avere il coraggio di non essere accettato/a a tutti i costi è la forma di coraggio più difficile da esprimere, perché non sai cosa può generare
Cosa accade quando hai il coraggio di mostrare chi sei veramente?
Non posso sapere cosa può accadere a te, per ognuno è differente
Per me è stato sentirmi felice ed appagato per la maggioranza del tempo di veglia, per una mia cliente è sentirsi realmente viva per la prima volta dopo tanti anni, per un altro è stato sentirsi leader ed agire da leader nella organizzazione in cui collabora
Sta a te scoprirlo anche perché non è troppo tardi per scoprirlo, ogni momento è quello buono come recita un detto africano:
“Il momento migliore per piantare un albero è 20 anni fa. Il secondo momento migliore per piantare un albero è ora”
Ogni momento è quello da cui partire. Prendi l’impegno con te stesso/a
Abbi il coraggio di manifestare ciò che senti di essere.
Agisci in quella direzione
Il resto verrà da sé