Sei le tue emozioni

Le emozioni sono fondamentali, anche per “l’illuminista” guidato solo dalla ragione.
Le emozioni sono ciò che danno colore alle persone, sono ciò che influenza la performance, sono ciò che serve per prendere le decisioni.

Elimina le emozioni dall’equazione e sarai una persona incapace di relazionarti con gli altri, di prendere decisioni, fare piani e progetti 

Gestisci le tue emozioni per governare la tua vita

La scoperta dell’importanza delle emozioni è il risultato dello studio di una persona che aveva perso la capacità di provare emozioni.
Elliot, paziente del dott. António Damásio

Elliot è una persona normale, intelligente, gentile ed educato. Ha un lavoro ed è apprezzato dai colleghi. È sposato con due figli. La moglie lo considera un marito adorabile. Ad un certo punto della sua vita gli viene diagnosticato un tumore al cervello nella corteccia prefrontale (la parte del cervello che si trova dietro la fronte)

“Per fortuna” è operabile 

L’operazione è un successo e così anche il periodo successivo; per questo viene presto dimesso pronto per tornare alla sua vita quotidiana

Gli esami dimostrano che ha recuperato il 100% delle sue capacità intellettive e cognitive, la memoria è perfetta ed è in grado di comunicare in maniera assertiva. Ha piena consapevolezza della propria condizione

Nonostante ciò, qualcosa è cambiato:

  • non porta a termine alcun incarico o lo fa con numerosi errori… tanto da venire licenziato
  • si lancia in affari finanziari di dubbio gusto accompagnandosi a soggetti di dubbia etica… tanto da finire senza soldi
  • non si dimostra più il marito adorabile e come padre è anche peggio… tanto che la moglie ed i figli se ne vanno
  • si risposa, la nuova moglie (proveniente dal mondo degli affari dubbi di cui sopra) dopo un anno scappa con i pochi soldi che gli erano rimasti

Elliot solo, senza un lavoro e ridotto sul lastrico trova ospitalità dal fratello. È in questo momento che si rivolge al dott. Damásio per cercare una soluzione a questa situazione.

Il Neurologo lo rivolta come un calzino ed Elliot supera brillantemente tutti i test cognitivi, è una persona intelligente (motivo per cui gli negano anche i sussidi poiché “abile al lavoro”, solamente “svogliato”).

Il dott. Damásio non si arrende, vuole vederci chiaro e dopo osservazioni del comportamento del paziente, il neurologo scopre che Elliot può dedicare un intera giornata a decidere come mettere via i documenti, in ordine per data o in ordine alfabetico. Elliot non riesce a prendere una decisione, anche se è consapevole delle opzioni a sua disposizione.

Può dedicare minuti ed ore per decidere che giacca mettere o dove pranzare.

Ha perso la capacità di fare piani a breve e medio termine, figuriamoci a lungo termine. A ciò si aggiunge la totale indifferenza nei confronti di questi eventi, così come degli eventi relativi alla sua vita. Il racconto degli eventi della propria vita veniva fatto con distacco e freddezza, come se raccontasse la vita di un’altra persona.

Ricontrollando gli esami precedenti si rese si rese conto che i test erano volti a valutare le capacità cognitive, quelle relative alla razionalità, la neocorteccia. 

Quello che mancava ad Elliot era la percezione emotiva, per questo motivo i test successivi furono orientati a valutare le capacità emotive. Elliot fallì tutti i test, pur consapevole che avrebbe dovuto provare qualcosa, nulla suscitava in lui la benché minima reazione.

Emotivamente deficiente

L’interruzione dei segnali che dal sistema limbico, parte del cervello deputata alle emozioni, verso la neocorteccia, parte del cervello deputata alla razionalità, non genera un saggio razionale. Non genera un dott. Spock.

L’assenza di emozioni determina l’indifferenza verso la vita e le altre persone, l’incapacità di prendere decisioni, fare valutazioni, fare piani. 

In sostanza la deficienza emotiva incide negativamente su ogni aspetto della vita

Hai delle emozioni, sentile, vivile, gestiscile.

È con le emozioni che sviluppi rapporti, raggiungi i risultati e prendi decisioni

Essere gestiti dalle emozioni è diverso dal gestire le emozioni. Un buono stato emotivo permette di prendere buone decisioni.

Del resto “shitty state, shitty decisions”.